Museo Collinas - Inaugurazione

B&Bart Museo Internazionale d’Arte Contemporanea

COMUNE Collinas

ArciLab09

Inaugurazione di B&Bart in progress

programma artistico “architetture di parole” 19-20 settembre 2009

a cura di Bianca Laura Petretto

Colazione d’artista

(il luogo e il non luogo)

Il nuovissimo museo internazionale d’arte contemporanea di Collinas, nei pressi di Cagliari, si chiama B&BArt e tiene fede al suo nome: è un vero e proprio bed&breakfast dove, per prima colazione, si consumano esperienze ed emozioni al posto di cappuccino e brioche.

Dove la creatività si mangia, si beve, si sbocconcella e si vive. Arte come nutrimento e ristoro dell’animo: bed&breakfast davvero, insomma. Fuori da ogni metafora.

Collinas è un paese di neppur mille abitanti, sardo e cagliaritano. Un luogo intriso di tradizioni e di umori, nati da una terra di caratteristiche adamantine e irripetibili. Ma Collinas, nella sua esigua consistenza, è soprattutto un non luogo, una lavagna lavata dove disegnare nuovi confini della mente e dello spirito. B&BArt è un sasso lanciato nello stagno del territorio sardo, ma i suoi cerchi concentrici s’allargano all’intera isola, all’Italia e al mondo. L’epicentro di un’eco culturale a cui ogni artista può aggiungere la sua voce, non importa quanto lontana.

Il primo bed&breakfast dell’arte italiana e internazionale è nato da un’iniziativa privata sostenuta dal Comune di Collinas per proporre oggetti creativi della Sardegna nel mondo, ma anche per creare un luogo dove si accolgono, s’incontrano e dialogano gli artisti di tutto il pianeta.

Cantiere d’autore

(tra video e pietre)

B&BArt è in via San Sebastiano, al numero 3. Il cantiere è ancora chiuso, indagato a vista dagli studenti universitari e dagli architetti che partecipano al workshop internazionale ArciLab09, giunti nel paesino per studiare il restauro conservativo dell’edificio e le proposte progettuali dell’ingegner Maurizio Manias e le proposte particolari dello studio Grun Blau di Gigi Rigamonti. In attesa che ogni lavoro sia portato a compimento e che finalmente si schiuda questo spazio dinamico in cui tutte le arti possono svilupparsi e agire tra loro, mescolandosi e integrandosi, ecco la prima proposta: cantiere aperto ai visitatori e un’opera inedita di Sandra Miranda Pattin, artista colombiana e direttore delle attività internazionali del museo.

Ma ancora non è finita

(l’inaugurazione.... over and over?)

Dal 19 al 20 settembre, ogni sera alle 19,

al cantiere aperto di B&BArt, via San Sebastiano 3, Collinas

Sandra Miranda Pattin non ha neppure 30 anni, ma è già stata direttrice dei progetti internazionali della Biennale di Firenze di quest’anno. Ora lo è anche di B&BArt. Il lavoro che espone davanti al cantiere aperto del museo si intitola It’s over, “È finita”. Ma se lo si ripete, over and over and over diventano “ancora e ancora e ancora” all’infinito... Una rigenerazione che nasce da una negazione, da un blocco, da una chiusura...

Il video proiettato in cantiere dal 19 al 20 settembre, tutte le sere alle 19, rappresenta proprio questo: un rituale liberatorio fatto di gesti, di segni e di forme della memoria che parte dall’incapacità di amare per ripulire e rinnovare l’energia che scorre tra persone e cose.

Omaggio a Collinas

(l’architettura delle parole)

Solo il 19 settembre, alle 21,30

nel museo G. Battista Tuveri al Monte Granitico di Collinas

Martino Reggiani, 25 anni, “cantapoeta”. Lo si può incontrare su MySpace o Facebook, oppure cercando nella Rete la sua canzone più nota, che circola libera: Sul tetto del mondo. O qui a Collinas, mentre presenta la sua prima raccolta, Carnet nudo. Una sera composta di letture poetiche scaturite da un piccolo libro d’amore in versi scabri e petrosi, appena uscito nella collana “Letture parallele”. Sullo sfondo scorreranno le immagini architettoniche raccolte dalle foto di Bianca Laura Petretto, creatrice e direttrice artistica di B&BArt. Parole di pietra fra segni di pietra, insomma: in omaggio al territorio, al paese e alla gente di Collinas.

Le voci che leggeranno sono di Isella Orchis e Cesare Saliu, del Teatro Stabile della Sardegna.

Le musiche nascono dalla mente, dalle dita e dalla chitarra acustica di Martino Reggiani accompagnato da Corrado Lotta.

Il kantharos

(le parole che risuonano)

Solo il 20 settembre, alle 21,30

Nell’Anfiteatro Casa Onnis di Collinas

Una serata dedicata alla parola scritta, alla comunicazione poetica di due grandi scrittrici contemporanee: Marguerite Yourcenar e Wiesława Szymborska. Letture di grande suggestione, dove la parola si ricerca come ritmo nell’interpretazione delle attrici Isella Orchis e Cristina Maccioni, entrambe del Teatro Stabile della Sardegna. Gli abiti sono stati progettati e realizzati dall’architetto-stilista Giangiuseppe Pisuttu. La musica è di

Alessandro Atzori e del suo contrabbasso jazz. Parole e ritmi da bere con il solo ascolto: il kantharos era una coppa piena di vino che il dio Diòniso possedeva e che mai si esauriva.

Al termine della performance, gli spettatori saranno invitati per uno spuntino notturno alla vicina Casa Garau. Un posto magico dove la Sardegna più antica convive con le musiche anni Settanta di una discoteca privata ed esclusiva.

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